Sul blog Kehre su libero.it ho letto una bella recensione del romanzo più famoso di Bianciardi, La Vita Agra.
Storia di un anarchico che arriva a Milano per far saltare in aria la Montecatini, la Vita Agra, edito nel 1962, fu di colpo un successo editoriale.
Ringrazio l’anonimo/a blogger Grazyanna per avermi/ci ricordato questo bel libro delle recente letteratura italiana.
Resta il rimpianto per una Milano che a quei tempi era industria culturale italiana e non solo. Quando finirà la nottata?
Buona notte
ma dai! a parte i prezzi degli affitti in via fiorichiari, la milano descritta è perfettamente identica, macchine ovunque, segretarie che alzano la polvere come segno del successo del dirigente che non fa niente, la meccanica del desiderio, non è cambiato nulla!
confondo libro e film, uno più bello dell’altro!
ciao
v.
quello che è cambiato (e questo era il senso del mio dire) è che io non scorgo Montale, Bianciardi, Feltrinelli, Sinisgalli, Solmi. non vedo più guide e esploratori, ma solo gite sociali e animatori da villaggi turistici. anche qui a Milano.