Il mio amore per la pittura nasce sessant’anni fa dal un precoce innamoramento per Picasso e i Fauves e mi segue nel mio percorso professionale in altri ambiti.
Negli anni quest’amore si è evoluto e si è fatto praxis, acquisendo nuove esperienze e nuove visioni, dall’Accademia di Belle Arti di Salisburgo in gioventù, all’amicizia con Vittorio Ugolini e Mario Rocca, allo studio della pittura antica, moderna e contemporanea.
Oggi la mia pittura si basa sul riconoscimento che la visione e il vedere siano processi olistici nei quali il già visto, il conosciuto, interagisce con la sensorialita’ fissando ogni volta un nuovo organismo immaginato, immaginario e immaginifico di fronte al quale il processo si rinnova ogni volta.
Il segno è il colore e il colore è il segno, cosi come le forme primarie e gli elementi naturali (foglie, sabbia, vetri) sono gli elementi chiamati a formare il nuovo organismo che di volta in volta richiama paesaggi, sentimenti, stati d’animo, vibrazioni.
Nel tempo ho lavorato su diversi progetti e cicli centrati sulle relazioni umane, sul lutto e sulla rinascita, sul rapporto tra nord e sud del mondo, o sul rapporto tra fotografia e pittura, e ancora sulla pittura come attività ludica , oppure sulla terra e il paesaggio, modellando tele e carte in modo da dar voce all’incontro tra action painting, romanticismo onirico e informale.
Dai gesti, dai materiali e dalla cura e sensibilità al colore traspare il comune sentire di uno spazio pittorico nel quale la tradizione italiana di spazio e colore, classicismo e innovazione riemergano unite e rinnovate.
In questo le lezioni di Kline, Turner, Klimt, Klee, ma anche Pollock e Dubuffet sostengono il contrappunto della classicità ritrovata di Burri e Morandi evocando immagini nelle quali, ricordi e sguardo creano un organismo nuovo.
I miei quadri, quindi, assumono dignità e valore nell’equilibrato bilanciamento tra il riposo matissiano e la scossa, il fremito, la pulsione e la forza del segno che taglia e popola lo spazio pittorico.
Nell’ultima serie “Le parole dipinte” il segno e le parole si mescolano e si sovrappongono sulla tela e sulle carte così come si sovrappongono spesso sui muri delle nostre città, ma anche corrono e pesano a scavare il significato di alcune parole per esprimerne il potenziale di senso in esse racchiuso. Anche e soprattutto in questa serie il colore si fa segno e il segno è parola, vocabolario, frase, sovrapposte, ripetute, insistite in un delirio comunicativo che rappresenta la cacofonia e l’inquinamento cui siamo giornalmente sottoposti.
Dal 2009 inizio ad esporre.
Il doppio – personale – presso Associazione Culturale Altro Spazio, via Calabria Milano
Uso e riuso – collettiva – presso La Cordata, via Zumbini, Milano – giugno 2010
Oltre il colore – personale – presso La Cordata, via San Vittore, Milano – maggio 2011
Segni e colori – personale – Temporary Art – Via Andrea Ponti 15 Milano – 2012
Ho visto un re – personale – Istant show – via Monte Nero 71 – 2014
Sorgente o foce? personale – Galleria Spazio E – Alzaia Naviglio 4 – 2015
Due – personale – Galleria Spazio E – Alzaia Naviglio 4 – 2017
Paesaggi – collettiva – Circuiti Dinamici – via Giovanola 19/21 Milano – ottobre 2019
Distacchi, partenze, separazioni – collettiva – Circuiti Dinamici – via Giovanola 19/21 Milano – dicembre 2019
Rassegna d’arte – collettiva – Associazione Culturale Il Piffero – Cicagna – giugno 20221
Dentro – personale – Associazione Culturale Tecnica Mista – Auditorium dei Filippini – Chiavari – settembre 2021
Rassegna d’arte – collettiva – Associazione Culturale Il Piffero – Cicagna – giugno 2022