Giovanni Oscar, capo dell’ispettorato interno della potente sede italiana dell’altrettanto potente multinazionale cinese Giada, viene informato che nella lontana filiale di Fosso Atiro è avvenuta una truffa.
La Giada doveva consegnare dell’acqua calda, regolarmente acquistata e pagata da e ad un fornitore, ma il cliente dice di non aver ricevuto nulla, anzi nega addirittura di aver ordinato l’acqua, che nel frattempo dovrebbe essere stata consegnata ad un’altra ditta ancora, la piscina privata Hydro.
Sintesi: mancano all’appello cinque milioni di yuan.
Oscar chiama il fidato Riga e gli ordina di partire subito per la filiale.
Nel frattempo Oscar via fono cerca di capire meglio cosa è successo parlando ripetutamente con il responsabile della filiale Quincivalle.