Giorni fa sono capitato, non ricordo neanche come, sul sito di Graziano Spinosi, coetaneo, romagnolo, insegnante di Ricerca Artistica Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna.

Sono capitato lì e mi sono detto: ecco a cosa può condurre una buona ricerca artistica che coniughi materiali e coscienza, arte povera e gusto per lo spazio pittorico, senso tattile, ma sensibilità visiva.

I risultati, vecchi e nuovi, di Spinosi sono notevoli e mi pare rappresentino bene come il nuovo possa trarre vita dal vecchio, come il senso di spaesamento e di silenzio cui molta nostra cultura indutriale induce possa essere rappresentato e rivitalizzato usandone i materiali stessi, ferro, intonaco, gesso, tavole.

La serie Wired, la più pittorica, sposa Burri a Kounnellis con un rigore che è fantasia, novità, freschezza di pensiero, di riflessione, di maturità.

In questo senso, in questa direzione ha senso andare.