• Meridiani letterari.

Non passa molto tempo dal periodo della nascita di un’ età della ragione che l’ orientamento cambia paradigma. Possiamo far partire da Shakespeare il mutamento d’ orizzonte nel corso dell’ andamento del viaggio (gli inglesi sono sempre stati i viaggiatori per eccellenza: marinai, conquistatori, esploratori, alpinisti, turisti, viaggiatori di ogni sorta; pensiamo che solo in dieci anni tra il 1760 e il 1770, sia per divertimento che a scopi culturali non meno di quarantamila inglesi hanno intrapreso il viaggio sul continente). Da quello medievale verso oriente per motivi mistici, continuato nell’ età rinascimentale sempre sul Parallelo per motivi mercantili, il viaggio in Shakespeare diventa uno spostamento sull’ asse Nord-Sud; corre sul Meridiano. Scende. Sale. E settentrione/mezzogiorno è un asse essenzialmente letterario.

Dall’ Inghilterra all’ Italia, da Venezia a Cipro, da Colonia….

continua

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