La pienezza della natura
e rami e foglie e fronde
e forme di donna e faccia
piatta del cielo che d’azzurro
compatto, pietra di luce tagliata,
ogni mattina risponde al corpo
che chiama, ecco, questa è l’estate
che canta e che comunque s’impone,
volente o nolente, all’animo
da pensieri rappreso.

Silenzio.

Mattina d’agosto. 2012.

Muro a muro la luce si scontra.

Lontananza. Nuovo silenzio.

Nessuna speranza. Solo immersione.

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