Da giovane, confesso, non amavo Pirandello. Ora in tarda età ne riconosco la grandezza, fatta, anche e soprattutto, da una lingua limpida, pulita, essenziale, come da giovane non mi pareva fosse.
Teatro Parenti: il piacere dell’onestà, regia di Liliana Cavani e interprete principale Geppy Gleijeses, che essendo napoletano di nascita fa sorgere immediatamente la domanda: ma Gleijeses in dialetto napoletano come si pronuncia?
La vicenda è nota. Una trentenne borghese rimane incinta. Il padre è il suo attempato amante, nobile, ricco, già sposato, senza figli. La relazione è stata benedetta dalla di lei madre, che pur di non vedere la figlia zitella ha accettato il marchese in casa. La prossima nascita scombussola non poco questo tranquillo menage. La soluzione ideata da madre e marchese è quella di trovare qualcuno che, a pagamento, faccia da marito e padre. La futura madre è contraria, ma alla fine accetta.
Un parente viene inviato a cercare il candidato ideale e torna con il signor Baldovino, anche lui attempato, signorino, senza un quattrino, ma di grande cultura e intelligenza, il quale fin da subito ammonisce gli astanti che la sua presenza ed onestà renderanno presto impossibile la cosa.
Ciò nonostante la cosa va in porto. E lui, Baldovino, inizia a fare il marito. Non che pretenda alcuna prestazione sessuale, giammai, lui è onesto e rispetta il contratto firmato, ma proprio in virtù e per rispettare tale contratto inizia con serietà a recitare fino in fondo la parte del marito, ovvero inizia a prendere tutte le decisioni di casa, a dispetto della volontà del marchese o della madre.
In altre mani questa vicenda sarebbe stata una farsa. Anche in Pirandello il secondo atto è trattato con leggerezza e comicità e in generale la disperazione o le arrabbiature del marchese unite alla calma serafica dell’onesto (che con determinazione porta avanti il proprio ufficio) fanno spesso sorridere. Almeno fino al finale, quando l’ex giovane amante ora mamma inizia a recitare anche lei la sua parte: la moglie che ama e rispetta e segue suo marito.
Qui Pirandello e la Cavani giocano con i sentimenti, lasciando intendere un innamoramento di Baldovino per la sua finta moglie, innamoramento apparentemente corrisposto. In realtà discorsi e atti sono coerenti anche con un’altra interpretazione, quella appunto che i due preferiscano recitare appieno la propria parte.
Fatto si è che Gleijeses nella parte di Baldovino è superlativo, gli altri decisamente all’altezza e quindi la commedia, anche grazie ad una durata umana (1 ora e mezza), fila via bella, intensa, coinvolgente.
Vale il biglietto.