Cari amici vicini e lontani, questa settimana abbiamo:

Marco Cortini  con S. Benni, Giura
Rita Bompadre  con la recensione di G. Marcantoni, Complicazioni di altra natura
Rosa Ghislandi  con la recensione di I. Tuti, Fiore di roccia
Raima Caiazza con V. Caiazza, Il fuoco del Vesuvio, Montedit
Marco Sansoni, con J. Dicker, L’enigma della camera 622 (oltre alle Balene)
Melania Gastaldi con S. Avallone, Un’amicizia
Silvia Montefoschi con due Foto Leggere (il fuoco e Temple bar)
Chiara Manni con E. Loewenthal, Lo strappo nell’anima

Come vedete una raccolta varia, coerente con la curiosità propria delle lettrici e dei lettori.

Marco C. con Benni ci porta sull’Appennino e in una storia di ragazzi che diventano donne e uomini. Il senso della famiglia, le storie di paese, la scoperta del mondo e di noi stessi tutto viene intrecciato in una cavalcata attraverso il tempo e lo spazio con la classica ironia cui Benni ci ha abituato.

Rita recensisce la raccolta poetica (finalmente poesia) di Gianni Marcantoni nella quale lo stile fortemente espressionista del poeta affronta famiglia, storia, amicizia in una “diagnosi trasparente della poesia contemporanea, una leale interpretazione analitica che osserva e presagisce le contrarietà impreviste della vita, gli ostacoli di ogni esperienza.”

Rosa, invece, ci parla del romanzo della Tuti, nel quale si ricordano “le figure di donne realmente esistite a celebrare il coraggio e la resilienza delle donne e quali donne! Le “portatrici” pronte a sacrificarsi per curare i militari al fronte durante la Prima guerra mondiale. …… Non donne di straordinarie virtù, ma donne eccezionali pratiche e sentimentali, donne di braccia e di spirito forte.”

Raima con il romanzo Il fuoco del Vesuvio ci ricorda pagine della storia partenopea di fine settecento legando le vicende “alte”, scosse dal frastuono della rivoluzione francese, a quelle di due giovani di diversissime origini sociali: attenzione al piccolo e al grande qui si uniscono in un affresco storico fresco come l’età della sua giovane autrice.

Marco S. ci segnala il nuovo romanzo di Dicker: ambientato in Svizzera è la storia di un incontro tra uno scrittore appena rimasto vedovo e una fascinosa signora. Insieme dovranno risolvere il mistero che avvolge i fatti avvenuti quindici anni prima in quello stesso albergo nella stanza, appunto, 622. Marco, però, ci segnala anche il suo nuovo gioco letterario Le Balene: qui le capacità e la fortuna dei giocatori riscoprono le parole, dando col gioco nuova linfa al nostro beneamato italiano.

Melania col romanzo della Avallone ragiona sul valore dell’esperienza, della memoria e dell’amicizia e sul senso di questa nostra presenza sui social: la vita ha davvero bisogno di essere raccontata, per esistere? la risposta a questa ovvia domanda sia: “l’unica cosa che abbia il potere di restare e di durare, alla fine, siano le parole con dentro un significato. Che non ci sia altro modo di trattenere la vita”

Silvia ci ha mandato alcune Foto Leggere e alcune segnalazioni. Questa settimana abbiamo iniziato a pubblicare due delle Foto Leggere. Nel rispetto della data di arrivo delle email le segnalazioni verranno pubblicate nelle prossime settimane.

Infine Chiara con il nuovo romanzo della Loewenthal torna ad interrogarsi sul senso della storia e in particolare con la Shoah e i suoi abominevoli riflessi italiani: crescere con questo abisso dentro fa sì che quanto possa sembrare normale vada in frantumi e possa essere ricostruita solo recuperando la propria storia.

Buona lettura a tutti.

Segnalate, segnalate, segnalate e passate parola.

Pubblicità