Ho appena finito un nuovo trittico. Potrebbe essere una sonata e se lo fosse sarebbe la nr 5, facendo seguito alke precedenti e recenti 4. Solo che da quelle si discosta molto. Questa di melodia ha poco. Simile in questo ad alcune composizioni novecentesche.

Fatto sta che mi è uscito cosi, sul sentimento, dimenticato in questi giorni, delle innumerevoli morti in mare che da anni accompagnano la nostra tranquillità e indifferenza.

Sono 3 carte in acrilico e materiali (una) incollate su legno. La dimensione complessiva è 83×60.

Il testo che l’accompagna è questo:

Un mare ci protegge
dalle urla dal rumore
dalle morti dallo sporco
dalla ressa e dalla fame
dal casino dalla violenza
un mare, il mare
di sangue, pietre e vetro
per tenere lontano
le urla il rumore
le morti lo sporco
la ressa il casino
le morti la violenza
e noi stare tranquilli
nel nostro porto
bianchi, lindi, puliti
lenzuola stese al sole.

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