Ieri pomeriggio ho visitato la mostra di Eugenio Alberti in via San Bernardo 45 a Milano.
Conosco Eugenio da molti anni anche se ci è frequentati poco. Eravamo entrambi soci fondatori dell’associazione culturale l’Accordata che per qualche anno ha organizzati bei concerti e qualche bella mostra.
Da Facebook ho avuto notizia di questa sua mostra.
Bella, interessante, stimolante.
Eugenio si muove con intelligenza, leggerezza e ironia al confine tra poesia e arte lavorando su vecchie fotografie, libri o oggetti d’uso comune come viti o francobolli. I ricordi si mescolano alle osservazioni o ai moti di spirito avvolgendo lo spettatore in un universo trattenuto denso di piccole opere, che nel loro insieme costituiscono finestre sulla nostra contemporaneità e sul nostro passato.
La meraviglia e lo stupore si alternano al sorriso fino allo strazio per la serie dei libri incatenati e imbullonati.
Se le impronte dadaista e futurista sono le prime che colpiscono i sensi, il cammino si apre anche ad orizzonti orientali con un sentimento di ordine e pulizia che solo può ridarci il nostro presente e passato prossimo.
Vale il viaggio.
La mostra sarà aperta domenica 23 ottobre dalle 14.30 alle 18.30 in via San Bernardo 45 a Milano (Chiaravalle).
Ps: chi non conoscesse quest’angolo estremo di Milano rimarrà incantato dalla presenza a 10 minuti da piazzale Corvetto di una archittetura civile ancora così rigorosamente a misura d’uomo.











