Rileggo dopo anni Lo spirituale nell’arte di Kandinsky Capitolo VI Il linguaggio delle forme e dei colori.

Quel ch segue è una prima riflessione su alcune sue pagine.

Kandinsky parla di forma e colore. Qualcuno ha poi parlato di linea e colore, sottolineando il fatto evidente che ogni forma è costituita da linee aperte o chiuse.

La forma come intesa qui da Kandinsky è una linea chiusa posta in relazione ad altre linee chiuse e, se anche non detto, con la linea chiusa massima costituita, per l’occhio, dal perimetro del quadro su cui le altre linee chiuse sono disegnate. Ma, come poi sviluppato nel successivo Punto, linea e superficie, le linee possono essere anche aperte senza perdere in alcun modo la loro qualità intrinseca di generare forme.

Anche quando il pittore non ha previsto forme di riferimento per le proprie linee aperte (o chiuse), l’occhio dell’osservatore istintivamente le cercherà. E il più delle volte le individuerà, dando l’esempio più lampante del lavoro di interpretazione che ogni osservatore svolge.

L’errore di Kandinskj è stato cercare un parallelismo o una parentela tra musica e pittura, non perché tale parentela non esista, quanto perché essa poco aiuta nella comprensione dei meccanismi e dei risultati pittorici. Che suono hanno le Bagnanti di Cezanne citate in nota da Kandinsky stesso? Era (ed è) questo lo scopo che un pittore persegue? Quello di fare o evocare un suono? Non credo. Tutti gli sviluppi successivi (ma anche i precedenti) hanno provato indubitabilmente una parentela stretta tra pittura e scultura e meno, molto meno, con la musica. D’altronde nella storia pochissimi esempi di pittori musici, mentre innumerevoli sono di pittori/scultori.

Le forme nei quadri, sia intese singolarmente che complessivamente, hanno forse un suono, come invocato dal Maestro, ma sicuramente hanno un peso (anche in relazione alla loro colorazione), peso (e suo bilanciamento) che determina spesso l’attrazione o la repulsione che istintivamente si prova verso un’opera.

La definizione di peso di una forma, e soprattutto la sua misurazione, non è agevole, per quanto sia invece facilmente riconoscibile ad opera finita.

Certo il peso di una forma ha a che fare con la sua estensione. Tanto maggiore è l’estensione quanto maggiore sarà il peso. Tale relazione è poi accentuata o ridotta principalmente da due fattori: la colorazione attribuita alla forma (e la tecnica di applicazione del colore stesso) e l’accentuazione o meno della linea perimetrale che definisce la forma stessa. Tale ultima accentuazione può essere realizzata tramite la colorazione della linea perimetrale.

Il peso che gli antichi attribuivano solo attraverso il colore e la sua stesura da Picasso in poi può essere raggiunto anche con l’uso della colorazione della linea perimetrale.

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